Regolamento di organizzazione

Il Regolamento di organizzazione disciplina l'ordinamento degli uffici e dei servizi dell’Azienda speciale consortile CUBI.

Il Regolamento, in particolare, definisce le norme relative a:

• la struttura organizzativa dell’Azienda;
• le funzioni di direzione;
• il sistema gestionale;
• la dotazione di personale;
• i sistemi di gestione delle risorse umane;
• le modalità di ricerca e di selezione del personale;
• la disciplina della responsabilità;
• le incompatibilità e casi di divieto di cumulo di impieghi;
• la trasparenza;
• l’anticorruzione.

Dal punto di vista organizzativo, il Regolamento ha l'obiettivo di definire regole e costruire un quadro normativamente coerente in grado di armonizzare l’organizzazione aziendale con la visione generale che ispira l’azione di CUBI. L’attività dell’Azienda è improntata ai seguenti principi:

• efficienza, efficacia, sostenibilità;
• ricerca del punto di equilibrio tra qualità degli interventi ed efficienza;
• orientamento alla soddisfazione degli enti aderenti all’Azienda, dell'utenza diretta e indiretta dei servizi erogati dall’Azienda e del personale che opera al suo interno;
• ricorso ad appropriati strumenti di comunicazione e di rilevazione e analisi dei bisogni, della qualità dei servizi e del grado di soddisfazione dei cittadini;
• chiarezza, trasparenza, pubblicità e semplificazione nei procedimenti e nelle procedure;
• rapporto di strumentalità nei confronti dei Comuni soci e di prevenzione circa lo svilupparsi di meccanismi di autoreferenzialità nella gestione dei servizi;
• separazione tra le responsabilità di indirizzo e controllo spettanti agli organi di governo e le responsabilità gestionali spettanti alle figure apicali;
• valorizzazione delle risorse umane e rispetto delle pari opportunità;
• individuazione certa delle responsabilità del personale e delle funzioni apicali;
• chiara definizione per tutto il personale degli obiettivi;
• articolazione delle strutture organizzative in relazione a programmi ed obiettivi stabiliti in fase di pianificazione;
• flessibilità della struttura organizzativa e razionalizzazione della sua articolazione in funzione di mutamenti organizzativi, gestionali e operativi e ricorso alla collegialità come strumento di coordinamento tra gli uffici;
• ricorso ad un uso diffuso e sistematico della formazione.