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Pomeriggi letterari in Biblioteca - Presentazione del libro "L'inviato di Cesare" di Andrea Oliverio

Presentazione con la presenza dell'autore Andrea Oliverio

Andrea Oliverio, “L'inviato di Cesare”

 

 

Prima opera di Andrea Oliverio, intitolato L’inviato di Cesare, un romanzo storico che vi trasporterà in un’epoca lontana ma affascinante.

Le prime pagine che si incontrano sono una premessa sulla strutturazione dell’esercito dell’Antica Roma, dettaglio a mio avviso importante per far capire al lettore i ruoli, le responsabilità che aveva ogni soldato all’interno di una legione, ma anche per far entrare meglio nelle scene descritte.

Le vicende narrate risalgono al 49 a.C., durante il duro scontro della guerra civile fra Gaio Giulio Cesare e Gneo Pompeo Magno, quando il Senato appoggiando il secondo, vorrebbe spodestare la potenza del primo. Il luogo principale dove si svolgono gli avvenimenti è Leptis Magna, una città fenicia in Libia, quindi non a Roma, ma in una delle sue province lontane, dove le ribellioni si sollevavano con più facilità nonostante la presenza di militari romani.

Il protagonista Lucio Servilio Verre è un centurione, un soldato di fanteria che ha addestrato anche i barbari alle tecniche di combattimento romane. È un uomo che ama le sfide e, dopo aver servito Cesare nella campagna militare in Gallia, viene chiamato per condurre una missione particolare in terra d’Africa al seguito del prefetto Tito Domizio Macero.

Sono momenti duri per la pace. Pompeo è riuscito a portare dalla sua parte anche chi per anni e anni ha servito il generale Giulio Cesare, tanto che Verre, per raggiungere l’obiettivo prefissato, si ritroverà di fronte a persone che considera amiche e non lo sono più. Pronte addirittura a fargli la pelle. Intrighi, menzogne, maschere e doppi giochi sono il pane quotidiano quando di mezzo c’è il potere e la politica. Leptis Magna, poi, è una città sotto la dominazione romana ma comunque un centro “indipendente”. Normale che proprio per questo privilegio sia terra contesa.

 

I fedeli a Cesare sbarcano, ma nell’oscurità della notte qualcuno già trama e organizza come togliere di mezzo alcuni personaggi scomodi. C’è chi non desidera affatto che i nuovi arrivati mettano i bastoni tra le ruote a Pompeo e per far questo si avvale di un mercenario, un uomo pronto a tutto che nessuno ha mai visto in volto. Lo si riconosce per le numerose cicatrici sul corpo. Tutti lo chiamano l’Egiziano ed è a capo di una sorta di organizzazione che detta legge o meglio incute terrore a Leptis Magna: la Fratellanza. In quella stessa notte di complotti ecco una prima rivelazione: c’è una spia tra gli uomini di Cesare sbarcati, qualcuno che aiuterà i sostenitori di Pompeo.

Verre si ritroverà più volte di fronte a discorsi che mettono a confronto le due fazioni: Cesare è considerato, infatti, una sorta di sfruttatore che fa promesse per aggiudicarsi fedeltà del popolo mirando invece a un potere personale su tutti; Pompeo ha l’appoggio del Senato e chi lo sostiene afferma che voglia salvare le istituzioni dei padri fondatori di Roma, non desiderando nulla per sé. Il centurione stesso è stato in passato invitato a passare dalla parte di Pompeo e tale proposta gli è giunta da una persona che lui ha sempre stimato, un uomo che ha combattuto al suo fianco in Gallia per Cesare! Nonostante la sua fedeltà al generale, anche Verre si domanderà chi sia nel giusto, per qualche attimo dubiterà anche delle proprie certezze. Il suo essere militare però lo aiuterà.

Ingresso libero

Pubblicata il 13/11/2019
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